Carrube: frutti leguminosi dal sapore cioccolatoso
Le carrube sono dei frutti oggigiorno dimenticati, in passato molto comuni nei nostri territori, ma dalle svariate proprietà. Sono prodotte dall'albero detto carrubo (ceratonia silique), che fa parte delle Fabaceae ovvero leguminose, pertanto il frutto è un legume, fatto da baccelli contenenti dei semi duri. Le origini sono millenarie, Siriane e Palestinesi, poi coltivato in Grecia e successivamente nel Mediterraneo e poi in tutto il mondo con clima secco e terreni aridi. In Italia la regione che vanta il primato della coltivazioni di carrube è la Sicilia. Uso è sia per alimentazione umana che animale; il sapore è simile al cacao. Raccolta da fine estate a novembre. Buone essiccate e la farina.
Composizione: vitamine (gruppo B, folati, E, C, A, K), minerali (potassio, calcio, fosforo, magnesio, sodio, ferro, zinco, rame, manganese, selenio), aminoacidi (acido glutammico, aspartico, cistina, arginina, alanina, isoleucina, lisina, metionina, prolina, serina, tirosina, treonina, triptofano, valina, istidina, glicina e fenilalanina), grassi, fibre, antiossidanti, tannini, zuccheri, 200 kcal per 100 g.
Proprietà benfiche: aiuto apparato gastrointestinale e digestione, protegge gola e corde vocali, saziante e pertanto aiuto per perdere peso, protegge pelle e occhi, energetico, abbassa glicemia e produzione insulina.
Controindicazioni: evitare in gravidanza, allergia, in caso di diabete farmacologica, stare cauti con il consumo per le variazioni dell'insulina che potrà provocare, seguire sempre il medico.
Curiosità: la carruba è usata dall'industria alimentare come additivo (E410) per produrre addensanti, sfruttando la capacità di assorbimento elevata, 50-100 del peso, è poi un surrogato del cacao per il sapore simile e come alimento dietetico. L'industria alimentare animale usa la carruba per produrre mangimi dedicati soprattutto ai cavalli che ne sono ghiotti, dei golosoni, per pollami, conigli, pappagalli e ruminanti.
Ricetta: crema spalmabile alle carrube. Mettere in un recipiente delle noccioline o mandorle tostate, della farina di carrube e della ricotta fresca caprina o del burro chiarificato. Mettere a crema il tutto con l'aiuto di un frullatore ad immersione. Si otterrà una crema adatta per essere spalmata o per un dolce al cucchiaio, molto particolare e nutriente.
Naturalmente ciao.
dott.ssa Da Ros Elisabetta