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Paura...positiva o negativa?

20.04.2020

La paura è una delle emozioni universali primarie più antiche sia del genere umano che animale che riveste un valore adattivo enorme.

Essa è un meccanismo naturale di allarme del quale siamo dotati per aumentare la nostra chance di esistenza.  E' legata alla nostra sicurezza e sopravvivenza.  Essa è l'emozione che si accompagna alla percezione di pericolo, minaccia di danno, o di un dolore sia fisico che psicologico.  Essa interessa in misura variabile ognuno di noi e grazie ad essa è possibile affrontare in modo adeguato il pericolo.

La paura è positiva se funziona come una relazione al pericolo e quindi con un ruolo protettivo.  In tale caso è utile per metterci in allarme di fronte a una situazione seria ed ad essere efficienti in modo da prestare massima attenzione a quello che facciamo per tutelarci.  Pertanto è utile per affrontare in modo adeguato il pericolo.  La positività è solo se tale emozione è moderata e limitata nel tempo.  Le implicazioni fisiologiche dell'organismo saranno di combinare ormoni di adrenalina, noradrenalina e cortisolo per ottimizzare le forze fisiche in modo di agire prontamente all'ostacolo.  Il circuito primitivo della paura segnalerà al fegato di rilasciare le sue riserve di glucosio nel torrente ematico in modo da avere energia immediata.  La milza di contraerà dando globuli rossi che incrementeranno la capacità del sangue di trasportare ossigeno.  Pertanto il sangue affluirà specialmente alle braccia e gambe.

La paura è negativa quando diventa tanta e cronica cioè prolungata nel tempo.  In questo frangente il nostro sistema nervoso autonomo è in fase continua di stato di emergenza che è molto dannosa: tale situazione provocherà uno stress prolungato aumentando la secrezione cortisolo che andrà ad abbassare purtroppo l'efficienza del nostro sistema immunitario (difesa) che è di vitale importanza e a provocare problematiche varie (tachicardia, palpitazioni, ipertensione, respiro corto, affannato, eccessiva sudorazione, problemi intestinali, stipsi, diarrea, insonnia, nervosismo, panico, ansia, timore, disperazione apprensione...)

Precisamente la paura è un'emozione che interessa in misura variabile e personalizzata ogni persona.  Spesso può lasciare tracce indelebili nella mente (traumi-engram) che possono riemergere in modo più o meno drammatico sia a livello conscio che inconscio che anche nei sogni.  Negativamente può portare a grandi problemi di adattamento dell'individuo con anche casi estremi.

Oggigiorno più che mai, le situazioni che suscitano paura in noi sono imprevedibili e non racchiuse in uno specifico contesto e momento (pandemie, epidemie, terrorismo, incertezze economiche...): tutti fattori nei confronti dei quali non possiamo scappare o eludere...

La paura potrà configurarsi con vari stati emotivi che variano per intensità:

- immobilità: blocco persona per essere meno visibile all'aggressore...può sfociare in depressione da sconfitta

- evitamento: nascondersi al problema o nasconderlo...comportamento che potrà divenire inefficace

- diluzione o negazione: significa non affrontare la realtà e divenire vulnerabile

- frustrazione con collera: razione rabbiosa e aggressiva...comportamento atto a spaventare avversario con reazione di attacco successivo che porterà alla difesa e azione

- sottomissione - pacificazione: tentativo di scampare al pericolo accettando ruolo di sconfitto e arreso

- riconversione: ridefinizione della situazione con un'ottica positiva ed evolutiva      

Ecco alcuni consigli utili per alleviare in maniera naturale l'eventuale paura negativa:

- adottare un percorso di sana autostima ed amore personale prendendo fiducia in sè stessi in modo da non subire ed essere attivi protagonisti (a disposizione con percorso benessere con counseling di ascolto attivo e regressivo!!!)

- coltivare le sane relazioni famigliare o amichevoli, dando e ricevendo coccole

- coccolare e farsi coccolare dagli animali domestici e dalla natura

- scrivere con penna e carta, esprimere ciò che proviamo (emozioni): utile un diario emozionale

- organizzare il tempo, gli impegni al meglio focalizzando le cose veramente importanti ed essenziali da quelle frivole concedendosi più tempo a sé stessi

- dedicarsi a degli hobby allegri, creativi, gratificanti, evolutivi sia manuali che intellettivi (giardinaggio, bricolage, cucina sana e creativa, uncinetto, fotografia, pittura, musica, lettura, studio, sport...)

- ascoltare musica a 432 Hz e bianca (suoni della natura)

- accedere all'informazione veritiera

- mirare a ridurre l'impatto di eventuali e probabili convinzioni errate, e agire in modo da sviluppare coraggio

- esercizi di respirazione profonda, meditazione, preghiera, riflessione e spiritualità

- stile di vita sano e corretto personalizzato e consapevole (alimentare..fisico e mentale)

- idee e pensieri evolutivi

- stile coraggioso: il coraggio non è assenza di paura...ma il suo superamento, la capacità di agire in modo congruo.  Tale atteggiamento va coltivato, allenato e consapevolizzato.

Conclusione: 

La paura (positiva) è protettiva e vitale...evviva che ne siamo dotati...

La paura (negativa) non può essere evitata ma bensì affrontata e gestita in modo attento, intelligente e soprattutto consapevole e coraggioso in modo da contenere il rischio e mediare razionalmente.

dott.ssa Da Ros Elisabetta


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